di Marco Piervenanzi.
Due sconfitte in due gare, all’Olimpico e a San Siro, finite con uno scarto significativo, mostrano la superiorità interista sulla Roma e – soprattutto quella di ieri – lanciano l’Inter in testa, e con merito in pole per lo scudetto.
Ma cosa c’è di curioso in tutto questo?
C’è che Mou con l’Inter ha vinto un triplete e a Milano, sponda interista, lo ameranno per sempre. E lui ripaga tutti, da vero comunicatore, capace di dosare scenate pacchiane agitafolle e stile inglese.
Ma perché, cosa ha fatto?
Direi non poco. Ha incontrato Inzaghi, coach nerazzurro nel pre-gara, questo sappiamo da Simone, e forse gli ha raccontato come è bello vincere a San Siro.
Poi durante tutta la gara mai una polemica, non ha avuto niente da dire, un vero gentleman che non può mancare di rispetto a un popolo che lo adora.
E poi? Dopo la sconfitta augura ogni bene a Simone e alla sua Inter ma si dimentica forse che la Curva Sud potrebbe non esser tanto contenta di aver perso altre due volte contro Inzaghi, che nella testa del tifoso della Roma resta un laziale.
E allora?
Allora stasera c’è Lazio-Milan all’Olimpico e c’è tutto un intreccio di biancocelesti e interisti ex e nuovi che si fanno gli auguri.
E quindi? Quindi In tutto questo c’è tanta Inter, un po’ di Lazio e non c’è più la Roma di un Mou con le batterie scariche o con astuta eleganza.
(Immagine di Andrea Festa)